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CERERE FERDINANDEA

La scoperta del primo asteroide (oggi pianeta nano) nelle collezioni storiche dell'Osservatorio di Palermo
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LA MOSTRACATALOGOPRENOTAZIONIDOVE SIAMO
Ritratto RamsdenS.5 - Planetario
Giuseppe Porcasi, Palermo, 1810 ca.
altezza complessiva = 65 cm
diametro cerchi esterni = 38 cm


Si tratta di uno strumento didattico, costruito da Giuseppe Porcasi, meccanico
del R. Osservatorio di Palermo, intorno al 1810, su disegno di Piazzi. E’ uno dei
primi planetari che include gli asteroidi allora noti e fu probabilmente realizzato
proprio per visualizzare le posizioni e i movimenti dei nuovi corpi del sistema
solare.
La sfera dorata centrale, del diametro di circa 5,5 cm, rappresenta il sole. I bracci
metallici girevoli portano dei dischetti in cartone dove sono raffigurati i pianeti
conosciuti all'epoca e i dati astronomici ad essi relativi. Dopo Mercurio e Venere si
trova un cerchio aperto in legno e carta che rappresenta l'orbita della Terra; a
questo e' connesso un secondo cerchio aperto, piu' piccolo, che rappresenta l'orbita
della Luna. Seguono quindi Marte e i quattro pianetini Vesta, Cerere, Pallade e
Giunone, poi Giove, Saturno (raffigurato con l'anello), ed infine Urano, che
compare col nome di Herschel, il suo scopritore. I due cerchi esterni verticali
rappresentano il coluro degli equinozi (ovvero il meridiano celeste che passa per i
due punti d’intersezione tra l’equatore celeste e l’eclittica) e quello dei solstizi
(perpendicolare al piano su cui giace il meridiano precedente); il cerchio
orizzontale rappresenta invece l'equatore celeste.
Lo strumento non e' firmato ne' datato; le iscrizioni sono pero' in francese: non
e' quindi improbabile che la carta incollata provenisse da qualche fabbricante
d'Oltralpe, e che il fornitore fosse lo stesso Lalande.